Visti gli ultimi tragici avvenimenti di cronaca, diventa ancor più importante riflettere sul significato di questa giornata; le classi della scuola secondaria di primo grado hanno preparato una serie di iniziative che hanno avuto luogo nel corso della mattina del venerdì 24 novembre.
Sul muro esterno, ispirandosi ad un murales (Le Sagome bianche), realizzato a Roma da Elisa Caracciolo, e all’installazione (Scarpe rosse), realizzata in Messico da Elisa Chauvet, sono state posizionate 75 sagome rosse, tutte con connotati femminili ma senza alcuna particolare caratteristica che le distingua.
Sono tutte uguali, tranne che per la targhetta applicata sul petto con il nome di una donna e la data della sua morte. Le prime 70 sagome portano il nome di una donna che è stata uccisa nei primi sette mesi del 2023. Le altre quattro portano il nome di tutte le altre uccise fino ad oggi.
Sull’ultima sagoma i ragazzi hanno scritto il loro messaggio, forte e chiaro “BASTA”: questa sagoma è stata attaccata al muro esterno della sala dell’ex comune di Bezzecca.
I ragazzi hanno organizzato la manifestazione durante l’intera settimana, preparando le sagome, ideando brevi performance sul tema, tra cui un flash mob sulle note di Break the Chain e, soprattutto, riflettendo sul significato di questa Giornata.
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